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sabato 23 luglio 2011

Candele nel vento


Oggi è stata una giornata stancante, disarmante, emotivamente brutta.
Avrei voluto essere in mille posti, ma non mi sono potuta muovere.
Ma ho fatto mille pensieri, ad un amico, ad un papà, ad una mamma, ad una bimba, ad un nonno.
Pensate alle figure che ho appena scritto, belle, felici, fresche, gioiose. 
Ed io così le sapevo, così le immaginavo.
Bagnarle di lacrime in una giornata di sole, in maniera inaspettata, con un sms, a chilometri di distanza mi ha fatta sentire un poco inutile e mi ha fatto capire come alcune persone siano forti, grandi, mature.
Siamo "candele nel vento", ma ci sono alcune candele che continuano ad ardere nonostante il vento che soffia freddo, sorretti dall'amore e dall'affetto... 
E a te, sono sicura, questo amore e questo affetto non mancheranno...  










domenica 17 luglio 2011

Citazioni-1

Oggi post diverso dal solito...
Ho deciso di iniziare una piccola raccolta "Citazioni", nella quale andranno tutti quei versi, tutte quelle righe che riescono a comunicare tutto ciò che vorrei dire e non riesco a scrivere.
O anche semplicemente quello che vorrei poter dire, ma che non riesco ad ammettere.
O parole e frasi che mi hanno colpita, semplicemente.
Oggi lascio parole di una grande scrittrice, che fanno davvero riflettere e fanno il punto di tanti miei pensieri che gironzolano nella mia testolina ultimamente...

L'abitudine è la più infame delle malattie perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portar le catene, a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto. L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste medicina che possa guarirci.
(Oriana Fallaci)

mercoledì 13 luglio 2011

Stellata (ma agitata)

Certe sere, la stanchezza si mescola all'ansia.
Creano un mix pazzesco.
La voglia di dormire, disturbata dai pensieri è eccezionale.
Allora sei lì che giri, ti rigiri, poi forse chiudi gli occhi e il sonno per un attimo ha la meglio e ti assopisci.
Improvvisamente scatti e apri gli occhi. Li spalanchi nel buio, metti a fuoco la luce che arriva dal di là della porta e ti accorgi che sei a casa, nella tua stanza accogliente, calda, forse un pò disordinata, ma tua. 
E pensi che fin quando sei lì nulla può turbarti. 
Allora per un momento decidi di guardarti attorno, rilassarti, pensare che ora è il momento di riposarsi, ricaricarsi e andare incontro alle braccia di Morfeo.
Sognare e sognare ancora. 
Adesso tranquilla, rilassata, assopita.



          Buonanotte stellata (ma agitata) a tutti :-)

lunedì 11 luglio 2011

Sì, proprio lei!

Ecco, avete presente quella sensazione fastidiosa, che ti prende alla bocca dello stomaco, che ti mette un peso sul petto.
Quella che appena poggi la testa sul cuscino ti fa iniziare a viaggiare con la mente come se fossi in un pomeriggio assolato di agosto, sulla Salerno-Reggio Calabria, colma di gente.
Quella sensazione che fa accelerare il cuore,che gli fa fare quel paio di battiti in più che richiedono un respiro profondo per calmarsi.
Sì, proprio lei, quella benedetta morsa che stringe e serra i tuoi pensieri, lei: l'ansia.
Bene, al momento LEI, possiede il mio corpo.
Il mio sonno.
Ha preso in ostaggio la mia calma.

P.S.: Se la vedete, fatele sapere che mi manca tanto!!!

giovedì 7 luglio 2011

Photoshop o non photoshop, questo è il problema.

Salve a tutte!!! mi vien da dire tutte, perchè nella mia mente ho l'impressione di parlare con ragazze.. mah..
Ho bisogno di un consiglio.
Al giorno d'oggi è semplice scattare con la fotocamera, metterla nel pc e usare photoshop per farla divenire piena di effetti e giochi di luci, ombre, colori.
Per cui anche una foto senza posa può divenire affascinante.
E vi sembrerà strano, ma ci sono ancora fotografi che fanno le cose in maniera un poco più tradizionale.
Macchina sì digitale, ma poco lavoro di photoshop e parecchio talento.
Ultimamente ho visto album di nozze dalle cornici semplici, dai pochi effetti ma dalle pose e inquadrature meravigliose.
Per non parlare di un fotografo che ha asserito che lui "lavora solo in analogico", ossia con macchinetta dotata del classico rullino. Giustificando tale scelta poichè rende meglio i particolari. Ed è vero.
Bene, se voi doveste scegliere, preferireste cosa?
Tanti effetti, poca posa?? o il fotografo che usa sì photoshop, ma che ha talento e non fa i classici album identici per tutti perchè usa sempre le stesse tecniche???
Dico subito la mia: photoshop c'è, esiste, va usato. Va usato per migliorare, aggiustare  colori, mettere in risalto dei particolari, ma non per stravolgere...
Fatemi sapere, attendo vostri commenti (spero!!!)
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