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venerdì 7 giugno 2013

Sempre accanto a me.

[“Nonna, ti manca tanto nonno?”
“Che domanda sciocca tesoro, certo che mi manca.”
“Cosa ti manca di piú di lui?”
“I baci, la sua risata, le litigate…”
“Le litigate?”
“Si, sopratutto le litigate.”
“E perchè?”
“Perchè vedi tesoro, quando ti manca una persona, ti mancano i suoi pregi e i suoi difetti. Tuo nonno mi manca, nel vero senso della parola. Mancare. Non si poteva utilizzare un termine più adatto.”
“Spiegati meglio.”
“Hai presente la sensazione che provi quando perdi un autobus? Quando arrivi troppo tardi ad un appuntamento? Quando devi buttare il tuo vestito preferito? Quando litighi con una persona speciale?”
“Si.”
“Ecco, unisci questi sentimenti.”
“Tu provi questo?”
“Ogni giorno.”
“E come fai a sopravvivere, con questo vuoto dentro?”
“E’ facile, basta pensare che lui sia qui con me.”
“In che senso?”
“Ad esempio, quando la casa e’ troppo silenziosa, mi immagino la risata di tuo nonno che rimbomba per le stanze. Mi siedo sul divano, osservo la poltrona dove si sedeva, e cerco di immaginarlo mentre guarda la televisione, o mentre ascolta la sua canzone preferita: ‘Volare’. Dovevi vederlo. Appena metteva su il disco, si alzava di scatto e si inginocchiava di fronte a me. ‘Vieni a volare con me?’ e i suoi occhi si illuminavano di gioia. Mi posava delicatamente la mano sui fianchi, avvicinava la sua bocca al mio orecchio e mi sussurrava: ‘sei la mia canzone preferita.’
Lo amavo, sempre. Anche quando mi urlava che voleva andare via da questa casa, anche quando mi faceva piangere. Il suo profumo di fumo mischiato al gelsomino; il suo carattere dolce e scorbutico; i suoi occhi marroncino che ti ricordavano l’autunno; non c’e’ una cosa che non mi manchi.”
“Anche a me manca molto.”
“Fai come me “
“Non ne sono capace.”
“Ma tesoro, è così semplice! Basta chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare; chiudi gli occhi.”
“Fatto.”
“Ora pensa a qualche suo ricordo bello.”
“Sì.”
“Apri gli occhi.”

“Lo vedi?”
“Lo vedo, ti sta tenendo la mano.”]

[Cit.]



Perchè chi ci lascia è sempre con noi, non dovremmo dimenticarlo mai.
Sono nei nostri occhi, nei nostri pensieri, in quel sorriso dolce che abbiamo...
Sono con noi quando meno lo crediamo, quando pensiamo che non riusciamo a farcela, quando in quella mattina non riusciamo proprio a trovare la forza di alzarci dal letto e dar il via alla giornata. Poi qualcosa ci spinge, ci muove, ci fa continuare, ci fa reagire. Quella forza-motore che non sappiamo nemmeno noi da dove arrivi. Con noi in quei momenti che prendono e non sai come uscirne...


O quando ieri, mentre ero seduta sola soletta sui gradini, una farfalla bellissima color nocciola si è appoggiata sul mio braccio e lì è rimasta per un pezzo.
E continuava a fissare me con quelle antenne roteanti, quegli occhietti fissi fissi, ignorando i miei lacrimoni post spavento. 
Io lo so che eravate voi...tutti...
Che poi è volata sui miei occhiali e a differenza di sempre non avevo paura...Ero calma, distesa...

E non potevo non sorridere, pensando a voi ed all'ultima volta che era accaduto. Avevo due anni...




(immagine tratta dal web)

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