Qualche mattina fa, mentre alla buon ora prendevo il mio latte con caffè (inderogabile la dose di caffeina nei giorni pre-esame), ho acceso la televisione e si discorreva su una delle ultime notizie che ha fatto tanto parlare e, da bravi italiani, giudicare.
Si trattava di una coppia che da poco aveva avuto un bimbo, fino a qui nulla da dire, se non fosse che la coppia aveva una età che, secondo la vox populi, secondo i giornalisti, esperti, giudici, non era consona ad allevare un bambino, a crescerlo con le dovute regole, la dovuta sorveglianza.
Oltretutto in questo studio televisivo di interrogavano se oltre una certa soglia di ricerca, la volontà di essere madre, padre, genitori, non diventi piuttosto un'ossessione.
Ma io mi chiedo, non lo sanno questi signori, quanto possa essere difficile, per una coppia, rassegnarsi al non poter avere una creatura frutto del proprio amore?
E poi oltre il danno, la beffa. Questa coppia aveva fatto regolare domanda di adozione, ma lo Stato italiano non è che non li aveva ritenuti idonei, no, no, no! Non aveva evaso "la pratica" nei termini di età previsti per una coppia che vuola adottare un bambino!
Capite? Lo Stato italiano non ha adempiuto un suo compito, ma si permette poi di decidere che quei genitori non sono consoni alla loro nuova figura, perchè troppo anziani.
Perchè non potranno seguire il bimbo?
Perchè non avranno abbastanza attenzione?
Perchè saranno distratti?
Perchè non andranno dietro loro quando usciranno la sera?
Ma allora mi chiedo, quante volte veniamo a conoscenza di genitori che dimenticano i figli in auto?
Quante volte sentiamo bimbi che si fanno male "in un momento di distrazione" del genitore che lo sorvegliava?
Quanti genitori abbandonano nei cassonetti i propri figli?
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Bellissimo neonato tratto dal web |
Fatte queste domande, credo che l'età di una coppia possa certo in qualche modo influire, ma è pur vero che la realtà sbatte in faccia troppo spesso genitori (età media 35 anni) troppo distratti.
Per cui, mi chiedo: chi siamo noi per giudicare?
Chi siamo noi per decidere che una persona sarà un cattivo genitore solo per via della sua età?
Noi non siamo nessuno.
Questa volta non credo che le istituzioni abbiano centrato il problema e trovato la vera soluzione.
Non sarebbe stato meglio lasciare i bambini ai genitori naturali, facendoli seguire da assistenti sociali che avrebbero avuto il compito di seguirli, capire se e quando ci fossero state realmente delle carenze?
Allora lo Stato italiano gradisce di più l'abbandono e l'odio?
I giornalisti ed esperti italiani si divertono di più a spettegolare e giudicare piuttosto che aiutare realmente?
Perchè se così fosse, è proprio una vergogna!!!
Per quanto, per esperienza, mi sento di dire che la maternità sia un dono inestimabile, credo che ostinarsi a diventare genitori a quasi 60 anni sia un atto di egoismo. Si sceglie di soddisfare una voglia o un desiderio personale senza pensare minimamente al futuro del bambino, che, probabilmente, si ritroverà orfano a 20 anni (età in cui si sente ancora fortemente il bisogno della presenza di un genitore). Nonostante ciò credo fortemente che i figli, una volta fatti, e a meno che non subentrino gravi incompatibilità, debbano stare con i genitori. Il problema della coppia che tanto ha fatto discutere in questi giorni non è che siano o meno idonei a crescere un figlio alla loro veneranda età, ma che lo abbiano dimenticato in macchina. Ovvio che per assistenti sociali e opinione pubblica le cose siano collegate. Ma ho conosciuto trentenni assolutamente incapaci di crescere figli. Non stupiamoci e non creiamo più polemiche di quanto sia necessario.
RispondiEliminaBrava, Giusy, ad aver trattato l'argomento.
No Ele, la coppia che ha dimenticato i bimbi in auto aveva una età nella media "genitoriale", se così la possiamo definire e quindi era in contrapposizione con i genitori dall'età veneranda.
RispondiEliminaQuesto proprio per sottolineare ciò che hai detto te, ossia che i figli devono crescere con i genitori. Certo, l'età avanzata implica che il figlio resti presto orfano, ma non mi trovo concorde con il tribunale dei minori che risolve il tutto togliendo il bambino ai genitori naturali ed imputando la cosa alla possibilità che costoro possano essere distratti, non adeguati ad educare un bambino. Mettendo il problema che invece hai sollevato te, completamente in secondo piano. Cosa completamente errata!
Le distrazioni possono capitare a chiunque, anche se così non dovrebbe essere. Proprio perchè i figli devono crescere con i genitori, finchè sono nel pieno delle loro facoltà, come hai detto anche te, penso che la decisione sia ingiusta e sarebbe stato più opportuno un "affiancamento" ed eventualmente "subentro" nel momento del bisogno...
Spesso si emanano sentenze senza pensare ai figli. Nè in questi casi, nè in quelli di divorzio. E' brutto apprendere dalla realtà che i bambini vengono ridotti a piccoli pacchetti da distribuire in giro a chi lo merita di più.. :-(
P.S.: scusami se ci sono errori, ma ho un po' di febbre :-(