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giovedì 29 gennaio 2015

Tisana bio CAMOMILLA TUTTOFIORE Specchiasol


Una piacevole scoperta!


Questo è un periodo molto agitato e carico di ansia. Ansia di risultati.
La sera sono molto stanca e bisognosa di coccole, quindi una tisana rincuorante in mancanza del mio fidanzato è ciò che ci sta meglio.
Da sempre sono amante di infusi, thè, tisane. 
Adoro il rituale che compio in maniera quasi maniacale. 
Metto a bollire l'acqua, nel frattempo preparo il mio set di teiera e tazza rosa con Minnie e Topolino (grazie, Amore!), le pongo sul vassoietto  con il cucchiaino dal manico lungo. Apro la scatola portafiltri e inizio a guardarmi tutte le bustine colorate e profumate a mia disposizione. Le osservo, le annuso, leggo la composizione, sperando di trovare il mix perfetto per ogni momento.
Questa sera la mia scelta è caduta su una delle mie preferite: la Camomilla Tuttofiore Bio della Specchiasol.
Gentilmente regalatami è stato un vero piacere scoprirla!
© La camomilla in diretta :)
Così come gli altri infusi e thè di questo brand, ciò che caratterizza Camomilla Tuttofiore sono il suo sapore e la fragranza, che ne attestano l'effettiva differenza con le solite camomille in commercio nei supermercati!
A mantenere intatto il profumo aiuta la bustina ermeticamente chiusa a protezione del filtro, ma l'attenzione è da rivolgere all'utilizzo di tutto il capolino del fiore per la realizzazione del preparato che contiene, vero quid pluris rispetto alle altre in commercio.
Mentre la si apre già si sentono nell'aria le note rilassanti della camomilla (anche se studi dicono che non lo sia, su di me ha questo effetto, placebo? Fa nulla!).
Profumo che permane per molto tempo e si sprigiona dalla teiera fumante una volta che lo mettiamo in infusione!
Sorseggiarla è un piacere, non serve nemmeno zuccherarla
Di norma non zucchero mai le tisane, ma con la camomilla non riuscivo a non farlo. Con questa Specchiasol, diviene irrilevante!
E' ottima senza aggiungere nulla! Il miele diviene un vezzo, non una necessità! 
Ecco, è di quanto ci sia di più simile alle camomille granulari che ci davano da bambini! A chi non piacciono!
Per concludere posso dirvi che promuovo a pieni voti questa Camomilla, dal sapore intenso, vero ma al tempo stesso delicato.
Vado a gustarla prima che si raffreddi.
Nel frattempo, fuori, la pioggia scroscia forte ed il vento ulula!




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Tempo di cambiamenti

Al momento sono molto presa dalla mia vita universitaria.
Sono pallida, color studente e mente e nervi labili.
Ho già dato una bella svolta al blog che tra nickname e titolo mi rappresentava veramente poco e non sentivo più molto mio! :-)
E poco si conciliava con quello che da sempre volevo che fosse.
"Dalla mia scrivania oggi propongo" potrebbe essere un titolo definitivo, modificabile, non lo so.
Avevo pensato di migrare su wordpress, ma sarebbe più pura curiosità e voglia di vita nuova (limitata al blog :D) che altro.
Quindi mentre che scorrono questi giorni in cui sono super impegnata mi riserverò il dominio che cambio, sperando sia disponibile e vi lascio tanti saluti :-)

A presto! :-)

lunedì 30 dicembre 2013

Citazioni_2

Foto Giusy Iannattone

"E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va' dove lui ti porta." 

(Susanna Tamaro)





Non andare in cerca delle sorprese, o loro non riusciranno a trovare te
(anonimo)


venerdì 7 giugno 2013

Sempre accanto a me.

[“Nonna, ti manca tanto nonno?”
“Che domanda sciocca tesoro, certo che mi manca.”
“Cosa ti manca di piú di lui?”
“I baci, la sua risata, le litigate…”
“Le litigate?”
“Si, sopratutto le litigate.”
“E perchè?”
“Perchè vedi tesoro, quando ti manca una persona, ti mancano i suoi pregi e i suoi difetti. Tuo nonno mi manca, nel vero senso della parola. Mancare. Non si poteva utilizzare un termine più adatto.”
“Spiegati meglio.”
“Hai presente la sensazione che provi quando perdi un autobus? Quando arrivi troppo tardi ad un appuntamento? Quando devi buttare il tuo vestito preferito? Quando litighi con una persona speciale?”
“Si.”
“Ecco, unisci questi sentimenti.”
“Tu provi questo?”
“Ogni giorno.”
“E come fai a sopravvivere, con questo vuoto dentro?”
“E’ facile, basta pensare che lui sia qui con me.”
“In che senso?”
“Ad esempio, quando la casa e’ troppo silenziosa, mi immagino la risata di tuo nonno che rimbomba per le stanze. Mi siedo sul divano, osservo la poltrona dove si sedeva, e cerco di immaginarlo mentre guarda la televisione, o mentre ascolta la sua canzone preferita: ‘Volare’. Dovevi vederlo. Appena metteva su il disco, si alzava di scatto e si inginocchiava di fronte a me. ‘Vieni a volare con me?’ e i suoi occhi si illuminavano di gioia. Mi posava delicatamente la mano sui fianchi, avvicinava la sua bocca al mio orecchio e mi sussurrava: ‘sei la mia canzone preferita.’
Lo amavo, sempre. Anche quando mi urlava che voleva andare via da questa casa, anche quando mi faceva piangere. Il suo profumo di fumo mischiato al gelsomino; il suo carattere dolce e scorbutico; i suoi occhi marroncino che ti ricordavano l’autunno; non c’e’ una cosa che non mi manchi.”
“Anche a me manca molto.”
“Fai come me “
“Non ne sono capace.”
“Ma tesoro, è così semplice! Basta chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare; chiudi gli occhi.”
“Fatto.”
“Ora pensa a qualche suo ricordo bello.”
“Sì.”
“Apri gli occhi.”

“Lo vedi?”
“Lo vedo, ti sta tenendo la mano.”]

[Cit.]



Perchè chi ci lascia è sempre con noi, non dovremmo dimenticarlo mai.
Sono nei nostri occhi, nei nostri pensieri, in quel sorriso dolce che abbiamo...
Sono con noi quando meno lo crediamo, quando pensiamo che non riusciamo a farcela, quando in quella mattina non riusciamo proprio a trovare la forza di alzarci dal letto e dar il via alla giornata. Poi qualcosa ci spinge, ci muove, ci fa continuare, ci fa reagire. Quella forza-motore che non sappiamo nemmeno noi da dove arrivi. Con noi in quei momenti che prendono e non sai come uscirne...


O quando ieri, mentre ero seduta sola soletta sui gradini, una farfalla bellissima color nocciola si è appoggiata sul mio braccio e lì è rimasta per un pezzo.
E continuava a fissare me con quelle antenne roteanti, quegli occhietti fissi fissi, ignorando i miei lacrimoni post spavento. 
Io lo so che eravate voi...tutti...
Che poi è volata sui miei occhiali e a differenza di sempre non avevo paura...Ero calma, distesa...

E non potevo non sorridere, pensando a voi ed all'ultima volta che era accaduto. Avevo due anni...




(immagine tratta dal web)

lunedì 6 maggio 2013

Ogni giorno.

Lo confesso, avevo pensato addirittura di chiudere questo blog.
O di archiviarlo, lasciarlo solo alla deriva. In balia di quello che ne sarebbe stato.
Gli ultimi mesi sono stati infernali.
Così infernali che mi hanno bruciata, consumata, ridotta in cenere.
Poi ho iniziato a ricevere qualche messaggio di miei lettori che mi chiedevano dove fossi, cosa facessi, quando sarebbe stato pubblicato il prossimo articolo, che gli mancava leggermi.
L'ultima gioia l'ho letta oggi da Nadia, che cura una pagina fantastica ed un blog meraviglioso.
Ed allora ho capito che per quanto possa essere in balia di un mare forza nove, per quanto possa essere ridotta in cenere non devo mai e poi mai dimenticare ed abbandonare i miei progetti, i miei obiettivi.
Tra i tanti, il mio "mini magazine".
La parola a Pocepollina.
Una volta, anni fa, lessi una frase: "puoi cambiare il cielo sopra di te, ma non i pensieri dentro di te".
Per analogia potrei applicare la stessa cosa a questo piccolo angolo internettiano.
Chiudere tutto e ripartire sarebbe più facile.
Un click, come fosse un colpo di spugna ed eliminerei Pocepollina e tutti i suoi articoli. Ma sarei sempre io, anche altrove.
Scappare non serve, le paure si affrontano.
Quindi eccomi qui a scrivere...
Lo so. Noterete, forse, uno stile differente, a corrente alternata, ma cercherò di essere stabile il più possibile.
I miei articoli iniziali erano diversi dagli ultimi, ecco, magari i prossimi saranno più in quel modo. O forse no.
Non lo so.

Ogni giorno è diverso. 
Ogni giorno mi scopro e conosco di nuovo.
Ogni giorno riparto, cercando di non fare troppi passi indietro rispetto al giorno prima.
Ogni giorno ho cuffiette nelle orecchie e musica nelle vene.
Ogni giorno leggo parole, leggo articoli e impegno il cervello.
Ogni giorno sono caffeina dall'alba al tramonto e camomilla sul comodino.
Ogni giorno ringrazio Dio che esista la primavera, che esista il sole fuori  e dentro, perchè sarà pure una frase fatta, ma non può piovere per sempre.
Ogni giorno mi ricordo cosa sono, mi ricordo che non deve esistere in me rancore.
Ogni giorno mi ricordo che nulla, nessun dolore, dovrà mai inaridire il mio animo.
Ogni giorno non sopravvivo, perchè io vivo!
Ogni giorno sono una splendida araba fenice che risorge dalle sue ceneri come la più affascinante creatura mitologica mai esistita.

Per cui magari restate sintonizzati...
E sappiate che non mi rileggerò prima di pubblicare, quindi siate clementi!

Sempre vostra,
Araba fenice tratta dal web

Pocepollina









venerdì 2 novembre 2012

La dieta è privazione? Non è detto! Provare per credere!

Ed io ho provato, ho creduto e ci sto riuscendo !!!
Negli ultimi articoletti pubblicati su questo blog, ho parlato di cibo e di come cercare di convogliare un pasto con poche calorie, pochi grassi e quanto più sano, sullo stesso binario di un pasto che sia saporito ed appagante per il nostro palato e la nostra mente di persone a dieta.
Troppo spesso il termine "dieta", che significa anche il piano alimentare che abitualmente seguiamo, nel linguaggio corrente è assimilato a "mangio-poco-e-pure-male-sono-scontento-ho-mille-voglie-ed-alla-fine-sgarro".
Uno dei motivi che portano una persona ad abbandonare il percorso intrapreso, a ricominciare a mangiare in maniera scorretta e cadere nel circolo vizioso orrendo  del "inizio la dieta-non la tollero-rimangio-prendo tutti i chili di nuovo", è il non essere soddisfatti di ciò che si mangia.
Parliamoci chiaro, a meno che non ci siano patologie dietro, la persona con qualche chilo in più adora il buon cibo. E parlo per esperienze pregresse, transitare da una alimentazione "goduriosa" ad una alimentazione molto restrittiva (rispetto a come si era abituati) non è facile da accettare, ma la cosa inutile di questi piani alimentari rigidi è il fatto che non insegnano come alimentarsi.
Una persona in sovrappeso, spesso, non sa mangiare. E per questo ingrassa.
Ma non è detto che mangi "troppo" necessariamente .
Magari non sa combinare gli alimenti nel giusto modo, non rispetta la proporzione giusta tra carboidrati-proteine-grassi ed anche questo, a lungo andare, porta ad accumulare grasso in eccesso.
Tratta dal web
E' ormai risaputo che sole 100 calorie in più al dì rispetto al fabbisogno nutrizionale giornaliero di una persona, portano ad ingrassare 6 chili in un anno.
Capirete che 100 calorie, non sono nulla. Per farvi un esempio: 3 biscotti GranTurchese Colussi sono circa 100 calorie. 2 sottilette sono circa 120 calorie. Un pacchetto di pavesini è sulle 100 calorie.

La cosa più importante che vorrei farvi capire è che quando si segue una dieta, più o meno ipocalorica, non bisogna necessariamente privarsi di cose che possono dar piacere al nostro palato.
Certo, bisogna sempre rimanere nei limiti del consentito, quindi ricordate sempre di bilanciare i vari nutrienti, limitare i grassi e bere molto.
Non è detto che per dimagrire o per mantenere il pesoforma si debba rinunciare al buon cibo, alle cene fuori oppure alle colazioni al bar. Basta saper scegliere.
Sì, mangio anche pasta così!
Tratta dal web

La chiave dell'insuccesso nei regimi alimentari è la scarsa soddisfazione di chi li segue. Chi è soddisfatto di ciò che ha, non cerca diversivi altrove.
Io sono a dieta da ben 11 mesi e posso garantirvi che per me è un record!!!
Anche perchè in questi mesi non mi sono fatta mai mancare nulla, fatti salvi dei biscotti al burro (nascosti nella dispensa nel lontano gennaio e ritrovati qualche giorno fa per caso) e il mio adorato gorgonzola (che giorni fa ho assaggiato su un pezzo di pane, ottimo!!!), ma per mia personalissima scelta e non perchè obbligata.

Io ci sono riuscita ad imparare a regolarmi, a pensare prima di mangiare, potete farlo anche voi.
Basta iniziare e volerlo davvero.
Perchè la componente fondamentale è la volontà ed il voler cambiare, iniziare a volersi bene.
E non solo per quei magnifici vestiti che vorremmo tanto o per la prova costume, ma per la nostra salute.








lunedì 1 ottobre 2012

Oggi in tavola pasta gustosa e light: Peperoni e philadelphia

Oggi ho intenzione di proporvi uno dei piatti che ho preferito in assoluto durante questa caldissima estate.
Arrivo un poco in ritardo, ma l'ingrediente principe è ancora reperibile fresco.
Surgelato, ormai si trova sempre ma cerchiamo di preferire la frutta e verdura di stagione.
Personalmente è stata una piacevolissima scoperta, magari molti la conosceranno già, ma nel mio nuovo stile alimentare non aveva ancora fatto il suo ingresso. Trionfale, oltretutto!
Sto parlando di un primo piatto, entrato dalla mia boccuccia e rimastomi nel cuore.
Si tratta della pasta ai peperoni e philadelphia.
Da quando ho iniziato la dieta, ma sarebbe meglio dire "da quando ho iniziato ad alimentarmi in maniera sana", la panna da cucina è sparita dalla mia tavola e dalla mia dispensa.
Non per questo, però, la pasta condita con la panna mi sia diventata improvvisamente antipatica!
Come rimediare? Con qualcosa di molto simile, ma migliore, che non resti sullo stomaco come il cinghialotto di una nota pubblicità di digestivi.
Potete anche variare il tipo di verdura, magari in seguito vi scriverò altre ricettine simili.
Vi lascio ad ingredienti e procedimento.
Ah, vi voglio aggiungere che la quantità dei peperoni non la metterò, hanno pochissime calorie e la verdura in genere (fatte le dovute eccezioni) è abbastanza libertina nelle quantità.

INGREDIENTI:
70 gr di pasta integrale (o quanta ne prevede il vostro pasto)
40 gr di philadelphia o altro formaggio spalmabile simile,magari light, ma anche fromage blanc / total 0
peperoni q.b.
5 gr di olio evo (un cucchiaio-opzionale)

PROCEDIMENTO:
Lavate e ripulite i peperoni dai semini eventualmente presenti all'interno.
Peperoni - immagine tratta dal web
Tagliateli a fettine preferibilmente fine, in questo modo la cottura sarà più veloce.
Ponete il tutto in una padella e aggiungete acqua fino a coprire le verdure.
Non ne serve molta, in realtà.
Chiudete con un coperchio e aspettate che si riscaldi il tutto.
Di tanto in tanto girate, in modo che i peperoni si cuociano tutti in maniera uniforme.
Formaggio tipo philadelphia -
 tratta dal web
Se necessario aggiungete altra acqua, fino a che non abbiano raggiunto il grado di cottura desiderato.
A questo punto fate asciugare l'acqua rimasta e noterete il formarsi di un gustoso sughetto, frutto dei peperoni.Attenzione!!! Non essendoci olio, prestate moltissima accortezza adesso!!! Potrebbero attaccarsi!!!
Penne rigate crude- tratta dal web
Spegnete il fuoco ed aggiungete il formaggio spalmabile-philadephia e mescolate quando i peperoni sono ancora belli caldi, così si scioglierà per benino.
Salate e se necessario aggiungete l'olio extravergine d'oliva.
Personalmente ne faccio a meno e lo riservo ad altre pietanze della giornata.
Non eliminatelo mai totalmente! E' comunque un alimento basilare e genuino, basta non esagerare.
Cuocete la pasta, al dente è l'ideale per la digestione e per evitare inutili picchi glicemici.
Aggiungete il sughetto, mantecate un momento in padella e servite.
Buon appetito!!!


Apporto calorico della ricetta: 412 Calorie,
conteggiato utilizzando 70 grammi di pasta, 40 grammi di formaggio spalmabile light ed un cucchiaio di olio evo: 412


N.B.: essendo presenti nel piatto carboidrati, verdure, proteine, potrebbe essere un piatto unico, ma fatevi sempre consigliare dal vostro medico, soprattutto se siete in regime ipocalorico. :-)



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